L’atto del costruire implica sempre maggiori ed estese responsabilità non solo nei confronti della committenza, ma ancor di più verso la collettività tutta perché è di tutti noi l’esigenza della tutela ambientale e delle risorse naturali, del territorio e delle sue sensibilità e vulnerabilità geomorfologiche e idrologiche, della sicurezza ed incolumità pubblica e privata.
Pertanto il rispetto delle normative di settore che sono afferenti al “costruire” non sono solo un obbligo professionale cui sottostare, ma più concretamente un impegno morale e civile nei confronti della società, un principio profondamente etico che solo nobilita l’azione complessa e articolata della realizzazione di un opera di architettura, che altrimenti diventa intervento spregiudicato e violento con tutto quello che ne consegue, come purtroppo le cronache dei disastri ambientali e dei dissesti strutturali ed idrogeologici hanno registrato negli ultimi anni nel nostro paese.